Promossi in A2 Élite. È tutto vero! Sensazionali!
BFC 1909 FUTSAL-OLYMPIA ROVERETO 3-4
RETI: 7’16” pt Ansaloni (BFC), 11’11” pt Bazzanella (OR), 12’12” pt Maddalosso (OR), 16’22” pt Pritoni (BFC), 6’58” st Thyago (OR), 10’47” st Moufakir (OR), 18’05” st Jander (BFC).
BFC 1909 FUTSAL: Paciaroni, Signorini, Guandaline, De Vecchis, Pritoni, Jander, Redivo, Hassane, Ansaloni, Cavina, Radesco, Anselmo. All. Carobbi.
OLYMPIA ROVERETO: Ceschini, Thyago, Moufakir, Frisenna, Rafinha, Maddalosso, Bazzanella, Onzaca, Cristel, Simoncelli, Secchi, Bernardelli. All. Saiani.
ARBITRI: Buzzacchino di Taranto e Galasso di Aprilia.
CRONO: Macca di Imola.
NOTE: ammoniti Signorini, Guandaline Jander (BFC), Thyago, Frisenna, Simoncelli (OR):
LA CRONACA
Una data storica, che rimarrà impressa nelle memorie dell’Olympia Rovereto: 31 maggio 2024. La finale dei playoff di A2 per l’accesso alla prossima stagione in Élite la vincono le «pantere», supportate da un tifo speciale e spettacolare che non si è risparmiato sin dall’ingresso al Palacattani, durante il riscaldamento delle squadre e che sicuramente ha alzato l’adrenalina nel corpo dei
giocatori di Beppe Saiani.
Superato un Bologna tosto che fino al suono della sirena ha provato a recuperare il doppio svantaggio maturato a favore dell’Olympia nella seconda frazione, ma che si è fermato solo a metà.
Un altro passo avanti per le «pantere» rossoblù, ora nella seconda serie nazionale. Traguardo storico non solo per la nostra società, ma anche per il futsal trentino.
Gara che inizia con le due formazioni decisamente tese e con un tifo appassionato sulla tribuna. Il primo a scaldare le mani al portiere avversario è Rafinha che, dopo 29 secondi trova la risposta di Paciaroni sul primo palo. Al 6’ è Jander a trovarsi il pallone giusto per calciare verso la porta di Ceschini, ma al conclusione in corsa esce di poco. Poco dopo i felsinei passano in vantaggio, palla recuperata sui dieci metri, assist sul secondo palo dove Ansaloni conclude, Ceschini respinge, ma la sfera ritorna sul pivot avversario che sblocca il risultato. L’Olympia cerca di rimettersi in corsa ma rischia con le conclusioni di Hassane che prima sfiora il palo in diagonale e poi colpisce il montante con un siluro da fuori area. La formazione di Saiani si riprende e confeziona la rimonta ed il sorpasso nello spazio di un minuto: su angolo di Rafinha, Bazzanella nel cuore dell’area insacca alle spalle di Paciaroni e, poco dopo, è Maddalosso a cogliere lo spazio giusto, sempre su assist di Rafinha, per centrare il diagonale vincente. La gara prosegue senza altre emozioni, ma con le due compagini che non si risparmiano. Al 17’ arriva il pari del team di Carobbi: scambio Ansaloni-Pritoni e rasoiata vincente del numero sette emiliano. Prima del riposo le due occasioni per tornare in vantaggio arrivano per l’Olympia, ma Paciaroni prima nega il gol a Thyago e poi è reattivo sulla conclusione di Cristel dopo una ripartenza trentina.
Inizia il secondo tempo ed è subito pericoloso Ansaloni che dopo un batti e ribatti colpisce il palo. Bazzanella sfiora il montante al 5’, ma pochi secondi dopo è ancora il pivot emiliano a trovare il palo esterno a respingere il suo tiro. Al 7’ Olympia di nuovo in corsia di sorpasso con Rafinha bravo a recuperare palla e servire Thyago che da sinistra trova la conclusione vincente per il 3-2. Poi è Frisenna a sfiorare il poker delle «pantere», ma prima Paciaroni non si fa sorprendere e poi non trova il giro giusto per infilare la porta da pochi metri sull’invito del solito Rafinha. Ma passano pochi secondi e su tocco di Thyago per Moufakir che manda il pallone con un preciso tracciante sul palo interno opposto ed in fondo alla rete. Dopo una pausa dettata da comportamenti di alcuni psuedotifosi, gestita al meglio dalle due squadre, Carobbi prova il portiere di movimento con azioni pericolose da una parte, Ansaloni che sfiora il palo, e dall’altra, con almeno un paio di tiri che escono di poco con la porta vuota.
L’Olympia manca il colpo del ko con Moufakir che trova pronto Paciaroni, mentre a meno di due minuti Jander rimette in scia il Bologna. L’assalto finale produce diverse rimesse laterali, specie nei secondi finali, ma il muro dell’Olympia non si piega e la festa può iniziare.
FOTOSERVIZIO DI LEO HODAJ