Il pallone autografato dalle «Pantere» al Museo
C'è anche il pallone dell'Olympia Rovereto autografato dai giocatori al Museo Storico del Trentino a «Le Gallerie» di Piedicastello. Nella serata di giovedì il nostro responsabile del settore giovanile, Marco Rinaldi, lo ha consegnato assieme a tutte le altre società invitate. Sicuramente un onore per il nostro sodalizio fare parte di questa iniziativa importante.
L’iniziativa è uno spin off del progetto provinciale «Combinazioni_caratteri sportivi» e si inserisce nel percorso di valorizzazione culturale dello sport in vista dei Giochi olimpici 2026. Presenti all’appuntamento anche la presidente del Coni Trento, Paola Mora, il presidente del Cip Trento Massimo Bernardoni e il presidente della Fondazione Museo storico del Trentino Luigi Blanco.
Le società sportive che hanno donato palloni e cimeli sono: Trentino Volley, Aquila Basket Trento, A.C. Trento 1921, Rari Nantes Trento, ASD Trento Baseball, ASD Rugby Trento, Pallamano Mezzocorona, Pallamano Pressano ASD, Trento Thunders, Trentino Aquila Cricket Club, Adige Hockey su Prato Mori, Tamburello Trentino, Olympia Rovereto.
Ogni oggetto, autografato dagli atleti, diventerà un tassello della narrazione collettiva che il Museo storico del Trentino sta costruendo sul rapporto tra sport, comunità e identità territoriale.
La passione sportiva vive anche nei simboli che custodiscono emozioni e imprese: una palla, una firma, un ricordo condiviso. E' proprio attorno a questi oggetti che, questo pomeriggio al Museo “Le Gallerie” di Piedicastello, scuola, cultura e sport si sono intrecciati nell'ambito della cerimonia ufficiale di consegna alla Fondazione Museo storico del Trentino di dieci palloni e altre attrezzature autografati dagli atleti delle principali società sportive trentine. Si tratta di veri e propri “Segni di passione”, oggetti destinati ad arricchire una collezione che racconta identità, comunità e crescita. «La storia è fatta dei passi delle comunità e oggi ne abbiamo fatto uno importante» ha dichiarato l’assessore provinciale all’istruzione e cultura Francesca Gerosa, ricordando il valore educativo dello sport e il ruolo che questi oggetti avranno nella memoria futura del territorio.
«Lo sport è cultura: è esperienza, valori e crescita. I giochi di squadra con la palla nascono come sport e raccontano l’evoluzione dell’umanità. Grazie a questo progetto che ci permette di sognare e di vivere lo sport in ogni sua dimensione» sono state le parole della presidente del Coni Trento, Mora.
Il presidente del Cip Trento Bernardoni ha evidenziato il ruolo strategico degli sport di squadra per l’inclusione e la crescita del movimento paralimpico, perché «Permettono di fare inclusione in modo diffuso e coinvolgere più ragazzi. È essenziale entrare nel mondo della scuola, perché lo sport paralimpico ha una importante funzione sociale per i giovani e le loro famiglie».
Soddisfazione è stata espressa anche da parte della Fondazione Museo storico del Trentino, prof. Blanco: «Abbiamo ricevuto molto più di ciò che abbiamo dato. Grazie alle atlete e agli atleti e all’assessore Gerosa, che ha fortemente voluto questa iniziativa. Le Gallerie, quasi vent’anni dopo la loro apertura, si confermano uno spazio vivo, capace di raccontare la memoria e renderla patrimonio condiviso».
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